Io mi emoziono ogni anno quando si accendono le luminarie in Città, e non vedo l’ora che arrivi San Silvestro per assistere all’immancabile saluto di Capodanno con i fuochi d’artificio. Se come me siete molto legati spirito delle feste e alle tradizioni, eccovi allora cinque spunti di riflessione per conciliare tradizione e sostenibilità ambientale.
Non è un tema da sottovalutare: alcune tradizioni sono delle vere e proprie bombe ecologiche.
- Utilizzate luminarie a LED o a risparmio energetico
Il mese scorso fa ho fatto un breve approfondimento in termini squisitamente economici sul quanto può avere senso richiedere forniture a led o a basso consumo energetico nell’ambito delle gare per servizi di fornitura delle luminarie. Il risparmio sui consumi delle luci a led è di circa il 70% (per un periodo limitatissimo, questo è il contro) ma questa scelta comporta costi iniziali superiori di circa il 25%. La tecnologia led è infatti più costosa di quella tradizionale ad incandescenza, ma viste le basse potenze in gioco è possibile consumare meno energia ed evitare allacciamenti straordinari alla rete elettrica. Pur affrontando un onere lievemente maggiore il risparmio è oggettivamente interessante: non avrei dubbi.
Inoltre, può rivelarsi un’ottima soluzione fare gioco di squadra con enti e associazioni per proporre l’uso di impianti meno energivori. Alcuni Comuni pagano le luminarie anche attraverso il contributo delle Associazioni dei commercianti, e così riuscireste a dare un ulteriore ritorno d’immagine ai negozianti del centro, oltre a rispondere alle richieste dei cittadini sempre più attenti all’impatto ambientale.
2. Dissuadete l’uso delle lanternine di carta negli eventi pubblici
Apparentemente innocue, sono molto pericolose per gli animali, perché le più diffuse in commercio contengono parti metalliche che ricadono al suolo (o nei corsi d’acqua) e che di conseguenza possono ferire sia gli animali selvatici sia quelli di allevamento. Una giusta campagna informativa potrebbe prevenire il ritrovamento di animali feriti e forse farebbe riflettere il cittadino prima di acquistarle, nonostante si trovino ovunque e a poco prezzo. Se ci preoccupiamo molto per i botti di capodanno che possono spaventare gli animali domestici, le lanterne cinesi infatti meritano una dovuta riflessione.
3. Mandate meno Vecchie al rogo!!!
I fuochi a fiamma libera producono innalzamenti concentrazioni di PM10 che non hanno eguali. Come se non bastasse, il periodo natalizio è storicamente quello più critico dal punto di vista della qualità dell’aria, specialmente in Pianura Padana.
Una catasta di legna di pochi metri cubi produce una quantità di PM10 pari a quella emessa dagli impianti di riscaldamento a metano di un Comune di 1.000 abitanti. Vi porto un esempio concreto: l’anno scorso in Veneto (dove la tradizione del bruciare la vecchia è molto radicata)la concentrazione di polveri sottili registrata all’Epifania risultava superiori al livello massimo di registrazione delle centraline. Non è difficile negli anni osservare in questo periodo concentrazioni di PM10 che arrivano a superare i limiti di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Se poi nella catasta ci finiscono materiali in plastica, pneumatici e legno trattato con collanti e solventi, il livello d’inquinamento prodotto può raggiungere dei livelli di tossicità preoccupanti. E’ disarmante.
La norma regionale Lombarda vieta peraltro l’accensione di fuochi all’aperto.
Importante anche in questi casi è indurre la giusta consapevolezza al cittadino attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione ai temi.
4. Fuochi d’artificio ecocompatibili per l’ambiente
Anche in questo caso, consiglio in fase di selezione per l’affidamento degli spettacoli pirotecnici di prestare attenzione alla sostenibilità ambientale e di prendere in considerazione a quelli che garantiscono meno emissioni possibili e materie prime di miglior qualità. I composti utilizzati per creare gli effetti luminosi possono contenere metalli pesanti, zolfo e altri inquinanti.
Da questa necessaria premessa e considerazioni, è bene comprendere che i fuochi ecologici o ecocompatibili come validi sostituti di quelli tradizionali.
Da non dimenticare è il riordino e la pulizia entro il mattino successivo delle aree dalle quali si sono sparati (solitamente si tratta di aree pubbliche).
5. Fuochi d’artificio silenziati per non spaventare gli animali
Un “upgrade” veramente interessante e molto efficace è l’utilizzo di questi prodotti.
L’effetto delle esplosioni ravvicinate può provocare traumi e gravi disagi agli animali, fino alla morte per batticuore, non solo domestici ma anche selvatici. A fare da cornice all’evento solitamente viene proposto in alternativa un sottofondo musicale. Un’alternativa intermedia è quella di privare lo spettacolo dei “colpi d’inizio” e “finale” che scandiscono l’evento, in modo tale che il resto sia paragonabile al rumore di un forte temporale.
Spero che questo breve approfondimento vi sia piaciuto, e buone serene feste!!!!