ARPA Lombardia in questi giorni, con il Bollettino giornaliero della qualità dell’aria, sta inviando una informativa molto chiara e dettagliata sull’inquinamento da Ozono con preghiera di diffusione ed informazione. Ecco qui quindi un piccolo vademecum, estratto per gli amministratori.
1 . Le categorie sensibili: Bambini, Sportivi, Asmatici e “Supersensibili” (ad esempio gli anziani)
Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono sono le seguenti:
• Bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi
trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività
fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie. Per questo è utile dare una corretta ed adeguata informazione ai gestori dei Centri Estivi e alle Piscine Comunali e a tutti i gestori dei luoghi di aggregazione e ricreazione all’aperto.
• Soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto: adulti in buona salute che fanno
attività fisica all’aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo “sensibile”
perché sono più esposti all’ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico
infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.
• Persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali
malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell’ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell’ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili.
• Persone con una particolare suscettibilità all’ozono: la reazione all’ozono è molto
diversa da individuo ad individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. Questi individui manifestano infatti danni da ozono in modo più marcato rispetto alla media della popolazione. Vi sono infine alcune evidenze che indicano che gli anziani e/o le persone con malattie cardiache abbiano un’aumentata sensibilità all’ozono
2. L’inquinamento da Ozono e il buco dell’Ozono sono due problemi differenti
individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possano sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di breve durata, come l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.

(pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano).

- ridurre l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel, privilegiando l’impiego dei mezzi pubblici;
- utilizzare in modo condiviso l’automobile, per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni;
- cercare di mantenere una velocità costante, con una guida non aggressiva, mantenendo possibilmente una velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada;
- verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli soprattutto per quelli non catalizzati e diesel;
- prediligere l’impiego di vernici all’ acqua o ad alto secco;
- ridurre la quantità di smacchiatori e solventi che si usano in casa;
- evitare l’accensione di fuochi e barbecue.

La soglia di informazione viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive.
La soglia di allarme invece rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.
- La soglia di informazione è 180 mg/mc (superata per 1 ora)
- La soglia di allarme è 240 mg/mc (superata per 3 ore consecutive)